In modo ogni giorno più rapido e pressante, la società ci spinge ad aggiornarci ed adattarci continuamente. Raggiungiamo equilibri che subito vengono rimessi in discussione, l’incertezza rende ogni cosa mutevole e dinamica. Saper cambiare è diventata oggi una necessità e non una possibilità.
Il mantra “abbiamo sempre fatto così” non solo è da mettere in discussione ma è persino pericoloso. Le dinamiche organizzative e di relazione cambiano così velocemente che restare fermi è una scelta perdente.
Mi sono specializzato nel sostenere i processi di cambiamento, sia per le singole persone che per le organizzazioni.
Restare focalizzati sugli obiettivi, propri o della propria azienda, ed avere una strategia chiara per raggiungerli, non è nè semplice nè scontato. La contingenza di ogni giorno distoglie la nostra attenzione dagli obiettivi di medio e lungo termine, creando una sensazione di urgenza costante.
Al mutare del contesto intorno a noi mutano anche quelli che credevamo essere punti certi. La sensazione che ci pervade è di insoddisfazione, di frustrazione, di rabbia e di fatica. Un senso di impotenza rispetto a quanto ci accade intorno e la difficoltà di rispondere alla domanda: “da dove inizio?”.
Sono segnali da non trascurare. Molti miei clienti mi riportano queste sensazioni e ne attribuiscono la responsabilità ad altri (il capo, il mercato, i clienti, i colleghi…). Sono invece, nella maggior parte dei casi, sensazioni che hanno origine dentro di noi, ed è proprio da noi stessi che dobbiamo ripartire per imparare a gestirle.
A tutti capita, prima o poi, di dover riorientare o ripensare la propria progettualità professionale, le proprie aspirazioni di carriera, il proprio percorso di vita. Pochi lo fanno ascoltando davvero se stessi.
Solo partendo da noi possiamo riscoprire cosa è veramente importante, come stare meglio nel lavoro che svolgiamo e nelle relazioni. Possiamo migliorare come stiamo in quello che stiamo già facendo, o intraprendere nuove strade soddisfacenti.
“Iniziare un nuovo cammino ci spaventa, ma dopo ogni passo ci rendiamo conto di quanto fosse pericoloso rimanere fermi” Roberto Benigni